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Chi è Elisa Bee? Racconta brevemente quando ha avuto origine il tuo progetto e in particolar modo qual è stata l’occasione in cui ti sei avvicinata alla console e alla “night life”. Rimanendo fermi nel passato, ricordi ancora dove hai suonato per la prima volta e soprattutto l’emozione che hai provato? 

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La figura del DJ ha iniziato ad affascinarmi verso i vent’ anni (prima avevo occhi solo per rock’n’roll band e affini) e appena ho potuto mi sono avvicinata a questo mondo: mi trovavo ad Alghero, in Sardegna, mia città natale dove ho vissuto fino ai 23 anni. Ho iniziato lì quando avevo 21 anni e avevo appena preso la laurea in Scienze dell’Architettura; dopo aver assolto i miei “doveri” accademici mi sono dedicata a quello che davvero mi sarebbe sempre piaciuto fare, ovvero musica. La prima volta che ho suonato è stata quindi ad Alghero, in un piccolissimo locale in centro, fine 2007: ricordo di aver fatto delle prove qualche giorno prima in un posto sperduto per poter alzare il volume al massimo, avere il tempo di imparare da sola a collegare i cavi ed esercitarmi senza essere disturbata. Una volta arrivato il giorno della mia prima serata ero agitata, ma super felice perchè davvero non vedevo l’ora. Avevo tutti i miei amici lì con me ed è stato subito naturale e piacevole trovarmi in console con centinaia di Cds da mixare.

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Quali sono state le più grandi esperienze che hai vissuto fino ad ora, grazie alle quali hai proseguito con la tua carriera artistica? Credi di aver raggiunto parte degli obiettivi che avevi in serbo sin da quando hai intrapreso questa strada? 

Ho fatto tante cose che non avrei mai neanche potuto immaginare, dal collaborare con Sir Bob Cornelius Rifo (aka The Bloody Beetroots), al condividere la console con artisti che adoro come Riton, Nic Sarno, His Majesty Andre, Bart B More, Julio Bashmore, Clap! Clap! e tantissimi altri, al far uscire la mia musica per labels che stimo. Banalmente la più grande esperienza è quella di riuscire a vivere facendo quello che si vuole e come si vuole; non ho mai avuto particolari obiettivi prestabiliti, ho sempre puntato a fare le cose al massimo delle mie potenzialità e a migliorarmi attraverso ogni nuova esperienza, positiva o negativa.  

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Oltre ad essere una DJ/producer, sin dal 2011 lavori per un programma radiofonico su Radio2 , “Babylon”, in onda ogni sabato notte. In che modo congiungi questi due lavori che sembrano essere simili perchè trattano sempre dell’ambiente musicale e del clubbing, ma sicuramente hanno delle differenze in quanto ci sono  mansioni diverse da svolgere? Mi sembra di aver capito che sei una figura molto importante per questo programma. Qual è il tuo ruolo?  

Il mio ruolo all’interno del programma è quello di producer: edito i brani che scegliamo di mandare on air adattandoli alle nostre esigenze di minutaggio, monto la puntata e la spedisco in RAI dove poi la registreranno la regista e il conduttore. Un lavoro molto tecnico, ma che allo stesso tempo mi permette di stare sempre “sul pezzo” con le nuove uscite, non solo di musica da club; chi ha ascoltato “Babylon”, infatti, sa che è un programma molto vario a livello di generi: Hip-Hop, Uk Garage, Disco, R&B, Rock, Reggae… tutto ciò che di bello salta fuori, dall’Italia e dal tutto il mondo.

Le registrazioni e la produzione di “Babylon” avvengono i primi giorni della settimana, il che mi permette di essere libera di muovermi per i miei DJ sets durante il weekend.  

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Sei una DJ donna sin dal 2007. Negli ultimi anni ne sono emerse molte altre. Qual è il tuo pensiero in merito alla console dominata da una ragazza piena di talento e stilosissima come te?  Il genere da te principalmente trattato è la techno//house.  Come mai questa scelta? Un parere “generale” in merito alla  scena Techno Italiana? 

Non mi piace fare distinzioni di genere, se un DJ è bravo lo è a prescindere dal sesso. Ed è sempre stata questa la cosa fondamentale: fare bene ciò che si fa, per quanto relativo sia il concetto di “fare bene qualcosa”. Quindi la cosa più importante per me, da ascoltatore come da DJ/producer, è quella di seguire cose che suonano bene, hanno una personalità, sono fatte con una buona attitudine, al di là che siano donne o uomini a creare.

Parlando di generi, mi piace davvero di tutto, ma al momento ciò che più mi diverte e coinvolge nel club è il mood Techno/Ghetto/House; non c’è un particolare motivo, parlerei più di una propensione naturale! In Italia abbiamo degli artisti davvero forti, mi basta citare i miei amici BS1, che sono tra i miei producers preferiti e con il loro suono Techno/Acid mi fanno impazzire. Non so se parlare di “scena”, non mi sento parte di alcuna situazione, forse anche per il fatto che non riesco a definirmi e incanalarmi facilmente in qualche cerchia ristretta a causa del mio mescolare tanti generi e influenze.

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Giungendo al presente. Oggi è uscito il tuo ultimo EP ,”Part Four”, pubblicato col supporto della Booty Call Records . Ne approfitto per complimentarmi subito con te! Davvero una figata! Presenta al pubblico questo tuo nuovo lavoro.  

Grazie! Il mood è quello Techno/Ghetto/House, è un lavoro che è stato molto influenzato dalla musica degli anni ’90 a Chicago, dal sound di labels come Dance Mania e Chicago Bad Boys Records e la stessa Booty Call Records (label di Parigi), il tutto arrangiato in una chiave più contemporanea. Ho cercato di tenere i beats il più asciutto possibile, senza utilizzare troppi elementi, ma ricercando il groove giusto soprattutto nella drum.

Si tratta di un EP dedicato al club, alla musica che più mi piace proporre al momento.
Hai qualche data da annunciare a chi ti segue? Dove ti troveremo in console nelle prossime settimane?

Il 26 Marzo sarò a Loano in Liguria al “La Marinella” con i ragazzi del party “Say Yeah” di Torino, poi il 2 Aprile al “XL Club” di Alba e il 6 Aprile farò un set solo Hip-Hop per il party “Habitat” di Gallarate. E più avanti Parigi, Lecco, Olbia…

Elisa Bee Contatti:

Trovi tutto su:  www.xelisabeex.com

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