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Ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con il dj italiano PHARMA D.
Buona lettura!

Ciao PHARMA D, benvenuto su Andre1blog!
Tre aggettivi per descrivere ad oggi PHARMA D?

Ossessionato, Meticoloso e più o meno Maturo.
Ossessionato dalla ricerca musicale, dai suoni freschi, nuovi e da quelli che possono rispecchiare i miei gusti.
Meticoloso, perché penso ad ogni dettaglio del mio set anche dal punto di vista tecnico, cerco di immaginarmelo molto prima di essere in consolle.
Più o meno Maturo perché sto raggiungendo pian piano il mio sound, anche se amo sperimentare e non legarmi a un sottogenere in particolare.

Quando ti sei avvicinato alla consolle e al mondo della notte?
Mio padre aveva una piccola discoteca negli anni settanta,  mi ha contagiato e cresciuto, con la sua passione per la musica. Ero affascinato dal mondo del djing nella cultura hip hop, amavo i giradischi, lo scratch e il mixaggio. I miei mi regalarono la mia prima consolle (per fortuna) a undici anni.
Negli anni seguenti, all’età di 13 conobbi un dj del posto, fratello di un mio amico (Giuseppe “Spillo”) e da lí è partita l’avventura…

Hai mai pensato di lanciarti anche nel mondo della produzione musicale?
Certo, ho iniziato da autodidatta, ma dopo un po’ ho pensato bene di affidarmi alla Mat Academy, per un corso di produzione musicale, perché avevo bisogno di direzionare e professionalizzare il percorso.
Adesso sono a lavoro!

Cosa ci si deve aspettare ad un party con PHARMA D in consolle?
Di petto direi energia, dal punto di vista musicale dipende dalle sensazioni che provo sul posto e con me stesso. Amo sperimentare e proporre quello che mi piace, seguire l’onda e il feeling che si crea con la pista, durante la serata.

Uno dei tuoi mix è stato selezionato dalla rinomata Pete Tong DJ Academy per Apple Music Future Talents. Una grande soddisfazione.
Reazioni a caldo?

Ammetto di aver gridato al momento della notizia, ricordo di aver passato una notte intera a selezionare i pezzi e quindi i suoni, che più mi rappresentavano in quel periodo. Spero sicuramente di pubblicarne altri…

Se ti dicessi “Ibiza Classics”?!
Un evento che mi ha segnato totalmente. Aprire il set dei Groove Armada, The Grid e Pete Tong è qualcosa che non avrei mai pensato di fare. Sono cresciuto con la loro musica, e ritrovarmi sul palco con loro mi ha regalato un’esperienza indimenticabile. Anni fa mi ero promesso che sarei tornato in Inghilterra da dj e cosí è stato…

Ci sono altre news in vista per il tuo progetto?
Sto continuando a seguire i progetti della Pete Tong Dj Academy, che oltre a tante esperienze, mi ha regalato un network di amici e addetti ai lavori con cui sono sempre in contatto.
Sicuramente c’è roba nuova che bolle in pentola!

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